“Le coste pugliesi da sempre sono un attrattore turistico ed economico che vede la nostra Regione primeggiare nelle classifiche nazionali ed internazionali in un contesto di offerta legata ai servizi offerti anche dagli stabilimenti balneari pugliesi”. Così il capogruppo di Azione e vice commissario regionale Ruggiero Mennea.
Aggiunge: “Mi preme sottolineare che da anni siamo concentrati su questa tematica anche alla luce della legge sulle modifiche alla “disciplina delle strutture ricettive ex artt. 5, 6 e 10 della legge 17 maggio 1983, n. 217 delle attività turistiche ad uso pubblico gestite in regime di concessione e delle associazioni senza scopo di lucro” che approvammo nel 2019 e che purtroppo poi non ha avuto un seguito”.
Il capogruppo di Azione e vice commissario regionale Ruggiero Mennea precisa: “Continuo a chiedermi per quale motivo non dobbiamo beneficiare anche in Puglia – così come avviene in altre regioni di Italia e nello specifico della vicina Campania che utilizza questo modello – della classificazione degli stabilimenti balneari basata sulla attribuzione di “stelle” alla stregua di quanto già previsto per le strutture ricettive”.
La conclusione di Mennea: “In una ottica di soluzione della problematica e nel rimarcare che in ogni caso avevamo visto bene in merito alla qualità dello strumento – osteggiato dall’ostracismo e la superficialità di alcuni politici della maggioranza dell’epoca che non vollero prendere in considerazione tutti i benefici anche di immagine tenuto conto che avremmo potuto vantare un primato – sono a ribadire il mio impegno con tutti gli attori di questa importante filiera economica della Puglia.
Una stagione balneare deve avere sempre al centro aspetti legati all’accessibilità di diversamente abili, bambini e anziani non dimenticando l’ attenzione verso l’ecosostenibilità su gestione di acqua, energia, rifiuti. In questo contesto avere un indicatore con seri criteri di attribuzione delle ‘stelle’ credo che offra garanzie di metodo e di trasparenza”.