Sull’impianto di compostaggio di Pulsano il Presidente Emiliano dice una cosa e l’assessore Borraccino il contrario. Se Borraccino non è d’accordo con Emiliano lo comunichi in giunta e la smetta di sobillare le manifestazioni popolari. Sono questi comportamenti, fondati sui voti e non sulla ragione, a creare le emergenze monnezza e i disastri ambientali.”
Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia.
“È un teatrino. Un impianto di compostaggio come quello di Pulsano, proposto dalla stessa amministrazione comunale, progettato e in via di finanziamento, trova il Presidente Emiliano a difenderlo e l’assessore Borraccino a ostacolarlo, adducendo un’antologia di suggestioni irrazionali al servizio di chi la spara più grossa per conservare un pugno di voti. E il tutto alla faccia dell’ambiente e nella più disinvolta sottovalutazione dell’emergenza rifiuti, ormai alle nostre porte”.
“Ma come si fa a governare una regione dove all’interno della stessa giunta ci sono posizioni così diverse? E poi c’è qualcuno che ha pure la faccia tosta di obiettare sulle nostre posizioni fondate sui problemi e distanti dal manovrismo politico – proseguono i sei Consiglieri –. Ciò che sta accadendo in queste ore è un ulteriore tassello della mancanza di strategia pure dell’agenzia rifiuti, come ripetutamente denunciato in questi mesi dal Consigliere regionale Ruggiero Mennea o – con le sue numerose interrogazioni – dal Consigliere Gianni Liviano, in grado di dimostrare che la condivisione con le amministrazioni locali non si riesce mai a realizzare se non negli annunci, producendo clamorosi buchi nell’acqua da parte di chi dovrebbe occuparsi di proteggere l’ambiente e non di distruggerlo. Il corto circuito politico-tecnico-amministrativo – ribadiscono in chiusura – sta mandando in tilt il ciclo dei rifiuti della regione. Non sarebbe il caso di riflettere, dunque, su un radicale cambiamento di uomini e strategie nell’ambito dell’intero settore?”.