“C’è un cortocircuito amministrativo che impedisce di affrontare preventivamente, a ogni stagione estiva, il fenomeno dello spiaggiamento della posidonia sui litorali pugliesi prima che ci sia l’assalto dei bagnanti. Ora, però, occorre rimboccarsi le maniche e risolvere la situazione, per evitare di danneggiare la stagione balneare”. Lo dichiara Ruggiero Mennea, a conclusione delle audizioni di Arpa, Demanio regionale, Anci, associazioni degli operatori balneari, chieste dalla IV commissione Attività produttive e Turismo, della quale il consigliere è componente.
“In particolare – prosegue Mennea – è emerso che, secondo le linee guida dell’Arpa, i Comuni debbano individuare entro il 31 marzo i siti di stoccaggio provvisorio della posidonia. Cosa che non viene fatta, così che a estate ormai avanti ci si trova di fronte a un problema difficile da affrontare. A questo punto, è possibile che si renda necessario predisporre una legge che metta ordine e chiarisca definitivamente quale debba essere l’iter procedurale da seguire in via preventiva”. Quanto alle misure da poter adottare nell’immediato, il consigliere regionale spiega che “se dovessero servire risorse, come da me proposto, si potrebbe individuarle nella deliberazione 2017 che prevedeva un contributo straordinario per la raccolta dei rifiuti su aree pubbliche. E poiché – aggiunge – la competenza di poter spostare la posidonia dai litorali è in capo ai Comuni, il problema per questa stagione si potrebbe risolvere con questo stanziamento già fatto, per arrivare alla prossima stagione con una programmazione preventiva che individui i siti di stoccaggio provvisori”.
“Agli operatori balneari – rimarca l’esponente del Pd – interessa una soluzione, non la disquisizione se la posidonia sia un rifiuto o una risorsa e su chi deve farvi fronte. Gli operatori balneari svolgono già un ruolo importante, non solo perché consentono al sistema turistico Puglia di essere attrattivo, ma anche perché si fanno carico di parte della pulizia del litorale. E’ quanto mai opportuno che Anci e Regione trovino una soluzione per l’immediato e, successivamente, individuino un iter per evitare che il problema si ripresenti il prossimo anno, a stagione inoltrata”.
“Se è vero che vogliamo sostenere il turismo, allora – conclude Mennea – dobbiamo iniziare ad affrontare seriamente queste problematiche per alleggerire il lavoro agli operatori e rendere, allo stesso tempo, il litorale pulito e accessibile nel rispetto della natura”.