“Quello che è accaduto al comandante della Polizia Municipale di Barletta, il colonnello Savino Filannino, cui ieri ho espresso personalmente la mia vicinanza e la mia solidarietà, deve farci riflettere”. “Stiamo vivendo un momento drammatico a livello sociale. La rabbia e la tensione sociale crescono di giorno in giorno e vengono scaricate su chi è in prima linea, come accaduto nell’ultimo periodo a molti rappresentanti delle istituzioni e come è successo al comandante Filannino, alla guida di un Corpo che lavora duro ogni giorno per garantire l’ordine pubblico, pur senza le risorse adeguate, facendo fronte ad una grave carenza di uomini e mezzi e peraltro senza essere tutelati (basti pensare che oggi un vigile ha le stesse tutele di un impiegato comunale, pur essendo un agente di pubblica sicurezza, e che da molto tempo i vigili attendono la riforma della legge quadro della polizia locale, datata 1986)”.
“In un clima in cui chi si adopera per la collettività mettendo a rischio anche la propria incolumità diventa bersaglio di atti intimidatori o vili aggressioni, le istituzioni e la politica devono mostrare maturità”. La ferma condanna di questi episodi non può bastare. Chiedere giustizia non può bastare. È il momento di abbassare i toni, con un forte senso di responsabilità che deve andare oltre i colori politici e, peggio, gli sterili e pretestuosi personalismi. Bisogna evitare le polemiche, gli attacchi frontali e i toni violenti, che in un clima di malcontento diffuso e generalizzato, come quello che stiamo attraversando, possono diventare pericolosissima benzina sul fuoco. Chi rappresenta la politica e le istituzioni deve essere consapevole che ogni parola può avere conseguenze devastanti. Le istituzioni non attacchino altre istituzioni, per nessuna ragione, tantomeno assecondando la cieca logica di convenienza elettorale. Si faccia quadrato, tutti insieme. Si faccia massa critica”. “E, soprattutto, si dimostri senso di responsabilità in un momento difficilissimo”.
Barletta, 19/02/2015