Ambiente e Turismo

Beni culturali, Mennea: “Per il Mibac Canne e Barletta non esistono”

“Per il Ministero dei Beni culturali la provincia Bat finisce a Castel del Monte e al Castello di Trani. Tra i 22 progetti ammessi a finanziamento per il biennio 2019-2020, per 5.4 milioni di euro, non figura alcun bene culturale di altri Comuni della Bat e di Barletta, come il Castello (dove c’è l’unico busto di Federico II) e il Palazzo della Marra (con la collezione De Nittis). Ma non c’è nemmeno Canne della Battaglia, inserita nel Polo Museale e oggetto di grandi investimenti da parte della Regione insieme a Canosa di Puglia”. A denunciarlo è il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, promotore della legge per la valorizzazione di Canne della Battaglia.

“Voglio solo ricordare che le mura della cittadella sono state danneggiate anche dal terremoto del 21 maggio – prosegue Mennea. Mentre un’esondazione del mese scorso ha allagato gli scantinati dell’antiquarium, mettendo a rischio centinaia di reperti archeologici e materiale di interesse storico. Se il ministro ha dichiarato che i finanziamenti saranno impiegati prioritariamente per le strutture colpite da calamità naturali, questo vuol dire che o ha clamorosamente dimenticato il sito di Canne o ha detto una cosa non vera. Oppure che qualcuno non svolge diligentemente il proprio dovere. Invierò – annuncia – al ministro Bonisoli una relazione su quanto accaduto al sito di Canne e all’antiquarium per capire a cosa sia dovuta questa grave dimenticanza”.

“Devo purtroppo rilevare – aggiunge Mennea – che quella nazionale è una politica distratta e non attenta verso un territorio che merita, invece, importanti investimenti se si vuole davvero trasformarlo in un polo turistico di livello internazionale”. 

“Il mio appello – dice – è al ministro per i Beni culturali, alla direttrice del Polo museale pugliese e ai parlamentari di un territorio che è stato completamente ignorato sia nella programmazione 2019 che in quella 2020. Da parte mia, insieme al Governo regionale, invece, continuerò a fare in modo che si investa comunque in questo territorio, che evidentemente ha le carte in regola per diventare polo di attrazione turistica. So che l’assessore regionale Capone e i dirigenti stanno lavorando per risolvere il problema del personale carente a Canne come in altri beni culturali, in particolare per fare in modo che gli ex dipendenti delle biblioteche provinciali possano esservi dislocati in accordo con il Ministero. La Regione evidentemente c’è, è il Mibac – conclude – a essere assente nella politica di rilancio dei beni culturali di questo territorio”.

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