“La fermata all’ospedale Dimiccoli della tratta Barletta-Spinazzola sarà realizzata in tempi celeri, perché considerata una priorità da Regione e Rfi, che si sta occupando del progetto complessivo di elettrificazione della linea ferroviaria. Quindi riprende vigore questa tratta, anche grazie alla fermata dell’ospedale”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, al termine del vertice tenutosi questa mattina a Bari con l’assessore pugliese ai Trasporti, Giovanni Giannini, i dirigenti dei settori Lavori pubblici e Trasporti della Regione Puglia (Francesca Pace ed Enrico Campanile), il referente di Rfi, Roberto Laghezza, per la definizione tecnico-amministrativa della fermata all’ospedale Dimiccoli della linea Barletta-Spinazzola. Assente giustificato il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che comunque concorda pienamente sull’importante iniziativa e che seguirà al fianco del consigliere regionale e comunale Mennea tutte le procedure di attuazione della storica opera.
“Innanzitutto, è stato chiarito – prosegue Mennea – che c’è l’intera copertura di 45 milioni di euro per l’elettrificazione della linea. Inoltre, è stata incaricata la Italferr (del gruppo Fs) della progettazione. Entro settembre la società elaborerà il progetto preliminare, per poi procedere alla messa a gara della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori. Entro la seconda quindicina di settembre ci sarà – aggiunge – un nuovo incontro tra Comune di Barletta, Rfi e Italferr per geolocalizzare la fermata dell’ospedale e stabilire le modalità tecnico-amministrativa per la sua celere realizzazione. I lavori sull’intera tratta – annuncia – termineranno al massimo entro il 2023, ma la fermata del Dimiccoli è considerata una priorità e sarà quindi una delle prime cose da realizzare”.
“Questa fermata – sottolinea Ruggiero Mennea – consentirà un accesso più agevole per i cittadini dell’entroterra e chi ci lavora. Iniziamo ad alleggerire il traffico e ridurre l’inquinamento, puntando su un mezzo di trasporto a basso impatto ambientale, che nell’immediato servirà a intercettare i flussi di passeggeri legati a problematiche sanitarie, ma successivamente avrà anche finalità turistiche. È questo il primo passo – conclude – per poi puntare al potenziamento dell’ospedale Dimiccoli, che ha ancora potenzialità inespresse di cui necessità non solo Barletta, ma l’intero territorio”.