Il consigliere regionale Ruggiero Mennea ha presentato una proposta di legge (in sette articoli) per intervenire sul fenomeno degli sprechi alimentari e promuovere e sostenere la lotta contro la povertà alimentare, il disagio e l’esclusione sociale, in continuità con quanto già previsto con il Reddito di dignità (Red).
La pdl – nel solco del panorama legislativo e regolamentare europeo e nazionale – propone forme di intervento che valorizzerebbero l’attività di solidarietà e beneficenza svolta dai soggetti coinvolti, attraverso la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari non idonei alla commercializzazione ma commestibili, o dei pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione autorizzati e delle eccedenze della gdo. Le eccedenze alimentari e agroalimentari, infatti, verrebbero destinate alle fasce fragili della società (indigenti, emarginati, persone escluse dai circuiti produttivi, donne vittime di violenza, madri sole, genitori separati in difficoltà) attraverso l’attività di raccolta di onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficenza.
“Ispirandosi ai valori di responsabilità, condivisione e solidarietà, questa proposta di legge – spiega il consigliere Mennea – ha l’obiettivo di intervenire su un fenomeno che si allarga a macchia d’olio, quello della povertà e del disagio sociale, arrivando a comprendere fasce della popolazione prima immuni. Questa condizione, in Puglia, riguarda almeno 320 mila persone. Questo a fronte di uno spreco alimentare che, secondo i dati Fao, raggiunge 1,3 miliardi di tonnellate in tutto il mondo. Pensare di recuperare generi alimentari non più adatti alla commercializzazione, ma ancora buoni, è un dovere morale se questo può rappresentare la salvezza di molti. A questo ho lavorato – conclude – con l’assessore al Welfare, Salvatore Negro, e con la consigliera del presidente Emiliano per l’attuazione del programma, Titti De Simone”.
Una volta approvata la pdl – che inizia ora il suo iter con la presentazione al presidente del Consiglio, Mario Loizzo – la giunta regionale dovrà adottare un regolamento ad hoc entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore. A disposizione per finanziare la legge e consentire di avviare una campagna informativa ad hoc, ci sono seicentomila euro, ovvero centomila euro per ciascuna delle sei province pugliesi.
Bari, 3 maggio 2016