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Studenti fuori sede, Mennea: “Hanno diritto alle borse di studio anche i ragazzi di Barletta e Trani”

“È dal 2002 che non si aggiorna il piano del diritto allo studio per gli universitari pugliesi. L’aggiornamento è necessario per evitare che restino esclusi dai benefici economici, garantiti dall’Adisu, quegli studenti che vivono a distanza dalle sedi universitarie, addirittura in province diverse ma, in linea teorica, con tempi di percorrenza inferiori ai 65 minuti. Il piano va, perciò, aggiornato per riconoscere agli studenti in maniera adeguata e corretta il maggior numero possibile di benefici, consentendo loro di studiare con il minor numero di ostacoli”. La proposta è del consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, che si aggiunge nella richiesta al collega Fabiano Amati, che ha già chiesto di far rientrare nello status di ‘studente fuori sede’ anche i ragazzi di Trani, Fasano e Cisterinino che, teoricamente, appunto impiegherebbero meno di 65 minuti per raggiungere l’università di Bari.

“È un aggiornamento – prosegue Mennea – cui stavo già lavorando e avevo già ottenuto l’inclusione degli studenti di Andria e di Altamura grazie alla sensibilità dei vertici di Adisu, tanto più che dopo l’incidente ferroviario avvenuto nel 2016 tra Andria e Corato i tempi di percorrenza per i giovani andriesi si sono notevolmente allungati, dovendo recarsi a Barletta o Trani per poter andare in treno fino a Bari. Ora però occorre includere anche quelli di Barletta e Trani e degli altri Comuni limitrofi alla provincia di Bari, esclusi dai benefici in quanto residenti a meno di 65 minuti dalla sede universitaria di Bari. Per questo sollecito – conclude – la Giunta regionale, certo di poter contare sulla sensibilità verso il mondo studentesco che la contraddistingue”.

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