“La Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems) è giusto vada realizzata nella struttura dell’ex carcere di Spinazzola e non nell’ospedale. Sto mediando con l’assessore regionale alla sanità, Donato Pentassuglia, affinché si possa giugere ad una soluzione che contempererebbe le esigenze della Regione con quelle, altrettanto legittime, della città di Spinazzola e dei suoi cittadini. La struttura dell’ex carcere destinata ai sex offenders, per la sua natura, è certamente più congeniale all’ubicazione della Rems. E questa soluzione avrebbe molteplici ripercussioni positive. Da un lato consentirebbe il recupero di un immobile dismesso, evitandone l’abbandono e, dall’altro, non implicherebbe l’utilizzo dell’ospedale, senza interferire così con l’attuazione del nuovo piano di riordino ospedaliero, che propone il rafforzamento del poliambulatorio e la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita (RSA) che Spinazzola attende da tempo. L’utilizzo dell’ex carcere, inoltre, non scontenterebbe la comunità e farebbe sì che non andasse perso un investimento di oltre 4 milioni di euro che genererebbe 60 posti di lavoro, un’importante opportunità per la città e il territorio”.
“Per tutti questi motivi mi impegnerò affinché si possa attuare la soluzione più giusta e idonea: l’ubicazione della Rems nell’ex carcere. Sono già al lavoro e farò di tutto per una conclusione della vicenda che non mortifichi Spinazzola, la comunità più piccola della provincia che però merita lo stesso rispetto e la medesima considerazione delle realtà più grandi”.
Barletta, 24/02/2015