“Il primo atto è individuare l’area per gli insediamenti turistico-produttivi, che vanno sicuramente sistemati anche lungo la costa. Il secondo è garantire le opere di urbanizzazione attraverso la stipula di un Cis, il contratto istituzionale di sviluppo già applicato per tutte le province pugliesi tranne la Bat”. È la ricetta che il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, propone per far fronte alla carenza di grandi alberghi nelle città a forte vocazione turistica della provincia di Barletta-Andria-Trani, che negli ultimi anni hanno registrato una crescita esponenziale in termini di presenze.
“Se prendo il caso della mia città, Barletta, direi – prosegue Mennea che è anche consigliere comunale – che non è possibile accettare la quasi completa assenza di strutture ricettive nell’area costiera. Ma non è possibile nemmeno attendere i tempi biblici dei Pug (piani urbanistici generali) per ottenere i cambi di destinazione delle aree, bisogna operare con strumenti urbanistici più snelli come il piano di insediamento produttivo (Pip) turistico. Con questo strumento si individua l’area sulla quale realizzare le strutture ricettive una volta per tutte e, poi, si dà il via agli investimenti privati con regole e tempi certi”.
“A questo si aggiunge la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti di finanza agevolata regionale in tema di turismo”, prosegue l’esponente del Pd pugliese. “Per questo possono essere utili i Cis, sottoscritti già a Foggia, Lecce, Taranto e Brindisi. L’unica provincia a non averlo stipulato è la Bat. Su questo chiedo l’intervento del presidente Michele Emiliano perché si attivi per la stipula del Cis, in modo da poter offrire anche a questo pezzo di Puglia la possibilità di realizzare investimenti turistici e rafforzare i trasporti pubblici, creando così le condizioni ideali per ospitare gli insediamenti turistico-ricettivi. Se non si realizzano le strutture alberghiere – avverte Mennea – non sarà possibile accogliere i grandi flussi turistici e nemmeno avere un comparto economico turistico”.
“La Bat, in proporzione rispetto alle altre province, detiene un numero davvero elevato di beni culturali, ma questo potenziale – sottolinea – deve essere espresso facendo questo importante investimento. I sindaci, a cominciare da quello di Barletta, si occupino di realizzare subito un Pip turistico, da qui può nascere lo sviluppo turistico della nostra area. Tutto il resto – conclude- appartiene all’enciclopedia degli slogan a cui non crede nessuno”.