“Oggi è sfumata una grande occasione, cioè quella di approvare in commissione la PdL che prevede l’introduzione di un modello di organizzazione, gestione e controllo per prevenire i reati penali e controllare il rispetto della legalità degli enti satelliti della regione Puglia e dei soggetti pubblici e privati che con essa instaurano rapporti giuridici di natura economica di carattere rilevante. Una legge che ho ripresentato per la seconda volta dopo la sua bocciatura in Consiglio, malgrado fosse stata approvata all’unanimità nella Commissione consiliare competente e che pochi giorni fa è stata approvata dalla VII Commissione in sede consultiva.” Inizia così il comunicato del capogruppo di Azione, Ruggiero Mennea che dopo l’esposizione per l’ennesima volta della pdl in discussione ha visto allontanarsi i colleghi presenti fino a poco tempo prima, Di Bari, Romito, Perrini e Picaro.
“Sono scappati evitando di votare una legge che combatte la corruzione e tutela la legalità. E pensare che poco prima avevano discusso di due pdl in materia di nomine e di requisiti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione e controllo presso le Agenzie, le fondazioni e le società partecipate dalla Regione. Tra l’altro, proprio uno dei commissari di opposizione poi sparito ha sollecitato la discussione della sua pdl con la quale si propone di abolire tutte le Agenzie regionali, atto più populistico che politicamente sensato, visto che quando hanno governato loro non solo hanno creato alcune agenzie regionali esistenti, ma non si sono posti lo stesso problema. A loro interessa evidentemente fare solo campagna elettorale e scappare davanti all’assunzione di responsabilità rispetto a norme che concretamente affrontano le questioni di trasparenza e legalità”.
Mennea conclude: “Ringrazio i colleghi che sono rimasti presenti, vale a dire il Presidente De Gregorio ed i Consiglieri Leoci e Lopalco. Sono davvero rammaricato per il tempo che si sta perdendo e per l’immotivato comportamento dei colleghi assenti al momento del voto. Sono passati più di tre anni dalla presentazione di questa pdl e nonostante abbia subito l’ostruzionismo burocratico e il fuoco politico amico, non mi fermerò fino a quando non sarà discussa in aula per condividere con i colleghi più sensibili uno strumento che potrebbe attenuare le tentazioni malevoli della gestione del denaro pubblico. Resta l’amarezza di aver perso ulteriore tempo e lo sdegno nel leggere sulla stampa di queste settimane dichiarazioni giustizialiste e moraliste da parte di coloro che professano legalità ma, davanti ad occasioni come queste preferiscono scappare senza alcuna motivazione. I cittadini valutino bene questi comportamenti perché il futuro non sia peggiore del presente”.
FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE: TUTTO DA RIFARE
I Consiglieri regionali Mennea, Clemente e Mazzarano denunciano l’assenza di una visione strategica nell’utilizzo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. L’elenco delle opere, deciso senza confronto con Sindaci e Consiglio regionale, privilegia alcuni territori a scapito di altri. Chiedono un tavolo per rimodulare le risorse e garantire uno sviluppo equo.