Si è tenuta oggi in III Commissione regionale l’audizione per l’ampliamento dell’Ospedale “Mons. R. Dimiccoli” di Barletta.
Durante l’audizione è emersa la necessità di tale intervento anche in relazione alla perdurante situazione del nostro Ospedale, che sconta un deficit su base provinciale di circa 500 posti letto rispetto al coefficiente di 3,7 posti letto ogni 1.000 abitanti stabilito dal Decreto del Ministero della Salute 70/2015. Così ha introdotto l’audizione il consigliere regionale Ruggiero Mennea. “Sono oramai maturi i tempi per porvi rimedio, ha sottolineato il consigliere regionale Pd”.
“L’ampliamento consentirebbe anche di completare il polo oncologico che trasformerà l’Ospedale di Barletta in un polo di eccellenza a servizio di tutta la regione.
Si potrà, realizzare un’altra torre senza attivare un nuovo iter amministrativo, perché la relativa cubatura è già contemplata nell’originario progetto edilizio e non interromperebbe la normale attività clinica.
Ci sono, dunque, tutti i presupposti per realizzare questo obiettivo, condiviso dal Commissario straordinario dell’ASL/BAT, che si è detto pronto ad attivare ogni azione utile in merito. Il capo Dipartimento dell’Assessorato regionale alla Salute si è reso disponibile a valutare questa proposta, anche alla luce delle prossime modifiche al Decreto 70/2015 – ha proseguito Mennea.
“E’ necessario, nonché atto di giustizia sociale, consentire anche alla nostra provincia di fornire la giusta e proporzionata offerta sanitaria, così come accade già nelle altre province pugliesi.
Serve, dunque, ogni sforzo necessario per dare priorità a questo obiettivo perché con la pandemia in corso, e con il rischio di future pandemie, la possibilità di avere nel nostro territorio un presidio di eccellenza, ridurrà il rischio ed i costi di spostamento per ottenere le cure oncologiche necessarie. Non dimentichiamoci – conclude Ruggiero Mennea – che la popolazione necessita di cure ogni giorno per tutte le altre patologie e che i malati oncologici in particolare non dovranno continuare a fare i viaggi della speranza”.
FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE: TUTTO DA RIFARE
I Consiglieri regionali Mennea, Clemente e Mazzarano denunciano l’assenza di una visione strategica nell’utilizzo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. L’elenco delle opere, deciso senza confronto con Sindaci e Consiglio regionale, privilegia alcuni territori a scapito di altri. Chiedono un tavolo per rimodulare le risorse e garantire uno sviluppo equo.