“Privare dell’assistenza riabilitativa diurna i disabili maggiorenni sarebbe stato profondamente ingiusto e avrebbe condannato soggetti in difficoltà ad un’ulteriore ingiustificabile sofferenza. Così come sarebbe deleterio variare i percorsi riabilitativi in corso d’opera, distinguendo tra maggiorenni e minorenni. Modificare la riabilitazione di un disabile che segue uno stesso percorso da anni sarebbe controproducente. È parere unanime di associazioni, famiglie e operatori del settore. Da loro bisogna ripartire, riattivando un dialogo che sia propositivo e sinergico, per apportare i giusti emendamenti al regolamento sull’assistenza riabilitativa psichiatrica domiciliare e territoriale, sul quale la III Commissione oggi ha deciso saggiamente di prendere ulteriore tempo per ulteriori approfondimenti”.
Barletta, 03/02/2015