“Abbiamo presentato oggi, e ancora una volta, la proposta di legge per la lotta senza quartiere alle insopportabili liste d’attesa. È un memo sull’impegno sventa sfiducia preso da Emiliano in Consiglio regionale, sul quale chiediamo l’urgenza. Nel passaggio dalle parole ai fatti si misurano le persone.”
Lo dichiarano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Ruggiero Mennea, Saverio Tammacco e Sergio Clemente.
“La proposta di legge prevede sanzioni durissime, compresa la decadenza dei DG, qualora le agende delle prenotazioni risultino chiuse e non risultino istituite le agende dedicate per oncologici, cronici e rari. Prevede, inoltre, l’istituzione di un CUP unico per prestazioni erogate dal pubblico, o dal privato incaricato di pubblico servizio, e la revoca di tutte le autorizzazioni all’attività a pagamento negli studi privati (c.d. ALPI allargata). Infine, qualora i tempi d’attesa tra le attività istituzionali e a pagamento risultassero in disallineamento, l’attività a pagamento sarà sospesa automaticamente.
Questi i capisaldi della nostra proposta di legge, sempre osteggiata dalle burocrazie sanitarie più strafottenti rispetto alle esigenze delle persone, poiché, dopo tanti anni di vigenza di norme dirette a prescrivere queste cose, non si capisce perché siamo ancora fermi al palo in una situazione di illegalità generalizzata e intollerabile.”