“L’approvazione della legge regionale di riforma del sistema di Protezione civile è dettata dalla necessità di adeguarci al nuovo codice nazionale, varato nel 2018. Noi siamo tra le prime regioni in Italia ad aver fatto questo lavoro di adeguamento e abbiamo arricchito questo schema di legge per rendere più funzionale, snella e dinamica la macchina della Protezione Civile. Ma non dobbiamo dimenticare che i primi responsabili della Protezione civile sono i sindaci ai quali daremo maggiore supporto, al livello regionale spetta solo la funzione di coordinamento”. Lo ha dichiarato il presidente del comitato permanente di Protezione civile regionale, Ruggiero Mennea, a margine della seduta della quinta commissione del Consiglio pugliese che oggi ha dato parere favorevole (a maggioranza) al disegno di legge 95 di riforma del “sistema di Protezione civile”. Ora la legge approderà in Aula per l’okay definitivo.
“Voglio ricordare – ha proseguito Mennea – che il nostro centro funzionale e la sala operativa sono attive 24 ore al giorno e la Puglia è una delle poche regioni a potersi permettere di fare questo. Quando ci sono state emergenze impreviste, legate anche ai mutamenti climatici non valutabili con alcuno strumento di previsione, la macchina ha funzionato perfettamente. Non ha funzionato, per esempio, a Santeramo in Colle nel 2017 durante l’emergenza neve perché è mancato un piano comunale adeguato oltre alla carenza di attrezzature specifiche per quella zona. Prima di fare accuse al nostro sistema di Protezione civile – ha sottolineato l’esponente regionale del Pd, rispondendo ad alcuni colleghi – vorrei che anteponessimo l’operatività e le funzioni che la legge consente. Per questo stiamo andando incontro ai primi cittadini dei nostri Comuni, che spesso lamentano anche carenza di risorse per adeguare i piani e acquistare i mezzi necessari. A tale scopo sono stati destinati 10 milioni di euro proprio per l’adeguamento dei piani, l’acquisto di attrezzature e la mitigazione dei rischi”.
Secondo Mennea, inoltre, “questo testo legislativo – ha aggiunto – diventerà il punto cardine della riorganizzazione del sistema di Protezione civile a partire dai sindaci, dai volontari e soprattutto dai cittadini. Questa riforma guarda proprio ai cittadini, rendendoli responsabili e componenti attivi del sistema. Quindi l’informazione, la formazione, la prevenzione e l’efficientamento della macchina di Protezione civile saranno un unicum – ha rimarcare – per portare la Protezione civile pugliese alla ribalta europea”.
“Per tutto questo ringrazio – ha concluso Mennea – il presidente della quinta commissione, i colleghi commissari, il dirigente della sezione di Protezione civile Mario Lerario e l’assessore e vicepresidente Antonio Nunziante che ha lavorato in perfetta sintonia con il comitato permanente, condividendo e coinvolgendo tutti gli attori del sistema così da produrre un ottimo testo legislativo. Il lavoro sarà ora completato in Consiglio regionale”.