“Oggi abbiamo licenziato, nell’ambito del comitato permanente regionale, la bozza definitiva di riforma della legge di Protezione civile regionale, adeguandola al nuovo Codice di Protezione civile nazionale (il decreto legislativo 1/2018). Ma con questa proposta abbiamo cercato anche di rafforzare la sezione operativa della Protezione civile pugliese, coinvolgendo tutte le componenti essenziali del nostro territorio, a partire dal mondo del volontariato per continuare con tutti gli ordini professionali (con il coinvolgimento anche dell’ordine degli psicologi)”. Così Ruggiero Mennea, presidente del comitato permanente regionale di Protezione civile, riassume la proposta di riforma che si prefigge di adeguare il sistema pugliese alla legge nazionale per renderlo più efficiente e moderno.
“Tra le altre cose – prosegue Mennea – abbiamo ben definito tutto il percorso che dovranno seguire i Comuni per adeguare i propri piani di Protezione civile. E’ stato un grande lavoro, finalizzato a mettere a punto un impianto legislativo adeguato ai tempi odierni, che tiene conto dell’evoluzione avuta dalla Protezione civile pugliese che sta puntando oramai da qualche anno a obiettivi di efficienza ed efficacia e soprattutto dando un peso specifico straordinario alla formazione e professionalizzazione degli operatori di Protezione civile sia interni che esterni. L’obiettivo è – rimarca – mettere al centro del sistema regionale di Protezione civile la tutela dei cittadini, dell’ambiente, degli animali e di tutto ciò che vive con noi giorno dopo giorno”.
“Resta ancora da definire – avverte il presidente del comitato pugliese – il rapporto che la Protezione civile dovrà avere con le Province, vittime di leggi che ne hanno trasferito le competenze in questa materia. Adesso dovranno definire il proprio ruolo rispetto alla macchina regionale della Protezione civile e, in merito a questo, abbiamo convocato per mercoledì prossimo un incontro con i rappresentanti dell’Upi, con i quali ci rapporteremo per cercare di integrare nel modo migliore possibile (compatibilmente con le leggi vigenti) l’esperienza acquisita in decenni, che non può essere dispersa”.
I prossimi passi perché la riforma diventi operativa sono – spiega ancora Mennea – “l’esame della proposta in Giunta, cui seguirà il passaggio in commissione e poi in Consiglio per l’approvazione definitiva”. “Si tratta di una legge – sottolinea – di cui la nostra Regione ha bisogno, perché moderna, innovativa e necessaria a rafforzare il sistema di protezione dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo. Un grande ringraziamento va, in particolare, al vicepresidente Antonio Nunziante e al dirigente del settore, Antonio Mario Lerario, ai componenti del comitato permanente, nonché a tutta la sezione regionale. È stato – conclude – un grande lavoro di squadra fatto insieme per la Puglia e i pugliesi”.