“Bene ha fatto l’assessore alla sanità, Donato Pentassuglia, a dare la sua disponibilità a migliorare il regolamento sulle gravi disabilità in età adulta incontrando le associazioni dei malati e le loro famiglie per condividere le eventuali modifiche”. Su questa vicenda mi sono dimostrato irremovibile, dichiarando, in tempi non sospetti, che non sarei stato disposto a fare un passo indietro sull’inopportunità e sull’ingiustizia dell’esclusione dei disabili gravi ultradiciottenni dalla riabilitazione sanitaria in regime diurno. “Mi ero appellato a Pentassuglia chiedendogli di non gravare ulteriormente sulla situazione di grave difficoltà che vivono i disabili e le loro famiglie. Ringrazio l’assessore alla sanità per aver accolto questo tipo di indirizzo e sono certo che porterà a termine quanto annunciato. Sono sollevato nel pensare che i circa 150 disabili gravi maggiorenni del centro ‘Quarto di Palo’ di Andria e di tutte le altre strutture pugliesi che si trovano nelle medesime condizioni, non saranno costretti a stravolgere il loro percorso terapeutico e riabilitativo in corso d’opera, con pesanti ripercussioni sul loro equilibrio quotidiano”.
“Le modifiche al regolamento devono essere apportate in accordo con le famiglie, che vivono il problema ogni giorno, 24 ore su 24, e con gli operatori sanitari che, in virtù della loro esperienza, possono proporre con cognizione di causa i giusti correttivi”, concludo.“Bisogna scindere i casi attuali da quelli futuri. Le modifiche devono riguardare necessariamente i secondi mentre per i casi attuali una variazione del percorso riabilitativo, distinguendo tra maggiorenni e minorenni, secondo il parere unanime di medici, operatori sanitari, famiglie ed associazioni, sarebbe controproducente e condannerebbe i disabili ad un’ulteriore sofferenza“.
Barletta, 22/02/2015