Abbiamo presentato oggi, ancora una volta, la proposta di legge per la lotta senza quartiere alle insopportabili liste d’attesa.
Sarà in grado Emiliano di mantenere la parola data ieri in Consiglio regionale? E le burocrazie sanitarie, saranno in grado d’immedesimarsi nei problemi delle persone e far eseguire le leggi? Spero di si!
La proposta di legge prevede sanzioni durissime, compresa la decadenza dei Direttori generali ASL, qualora le agende delle prenotazioni risultino chiuse e non risultino istituite le agende dedicate per oncologici, cronici e rari.
Prevede, inoltre, l’istituzione di un CUP unico per prestazioni erogate dal pubblico, o dal privato incaricato di pubblico servizio, e la revoca di tutte le autorizzazioni all’attività a pagamento negli studi privati (c.d. ALPI allargata).
Infine, qualora i tempi d’attesa tra le attività istituzionali e a pagamento risultassero in disallineamento, l’attività a pagamento sarà sospesa automaticamente.
Questi i capisaldi della nostra proposta di legge, sempre osteggiata dalla mancanza di coraggio della gran parte della classe politica e dalle burocrazie sanitarie più strafottenti rispetto alle esigenze delle persone, poiché, dopo tanti anni di vigenza di norme dirette a prescrivere queste cose, non si capisce perché siamo ancora fermi al palo in una situazione di illegalità generalizzata e intollerabile.