Salute e sociale

Sprechi alimentari, Mennea presenta a Giovinazzo la pdl regionale

Combattere gli sprechi alimentari e recuperare le eccedenze di cibo per combattere una povertà sempre più estesa. Una delle soluzioni più immediate per contrastare questo fenomeno sociale altamente depauperante è la proposta di legge regionale sul “Recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari” a firma del consigliere regionale Ruggiero Mennea (Pd). E’ stata presentata ieri, in anteprima, all’Urban Centre di Giovinazzo, durante un dibattito alla presenza del sindaco Tommaso Depalma, dell’assessore alle Politiche sociali, Michele Sollecito, e di numerosi cittadini e rappresentanti del terzo settore, della ristorazione collettiva, delle mense di carità, istituzioni scolastiche e studenti.
Hanno partecipato alla iniziativa e al dibattito la società Ladisa Ristorazione, che ha illustrato il suo piano di responsabilità sociale di impresa, i fondatori della CibiAMOci onlus, che ha lanciato la piattaforma digitale che consente in maniera rapida il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari, l’associazione dei ristoratori Arac di Giovinazzo, il Gruppo volontariato vincenziano che ha illustrato i risultati raggiunti con la mensa sociale cittadina che redistribuisce 25 pasti al giorno a soggetti che versano in condizioni di forte disagio) e un gruppo di studenti del Liceo scientifico “Matteo Spinelli” che ha illustrato i risultati della ricerca sullo spreco alimentare familiare.
“Secondo i dati Fao – spiega Ruggiero Mennea – un terzo del cibo del mondo pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. Uno spreco intollerabile, a fronte di un miliardo di persone nel mondo che soffrono la carenza alimentare e di 1,4 miliardi di persone obese o in sovrappeso”.
“L’interessante dibattito – prosegue – ha fatto emergere la necessità di divulgare in tempi rapidi la cultura anti spreco e l’attivazione di una catena di solidarietà che attraversi in modo virtuoso la società civile, al fine di includere i soggetti deboli e in stato di povertà. Nello stesso tempo però – conclude – va attivata una misura che faccia recuperare la dignità umana attraverso l’occupazione e il superamento del mero assistenzialismo”.
Bari, 23 giugno 2016.
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