“Alla luce dei numerosi articoli di stampa e delle varie dichiarazioni di esponenti politici in merito all’ingresso in Giunta regionale del Consigliere Fabiano Amati è necessario chiarire alcuni aspetti e dire parole di verità.” Così il Capogruppo di Azione in Consiglio regionale e Commissario regionale, Ruggiero Mennea.

“È evidentemente falsa la ricostruzione secondo la quale Azione è entrata a far parte del Governo cittadino di Barletta. Azione non ha partecipato alle scorse elezioni comunali, anche perché all’epoca non esisteva nemmeno il Gruppo regionale di Azione. La lista civica “Amico”, già facente parte della coalizione a supporto del Sindaco Cannito, ha eletto un Consigliere comunale e fin dal primo momento ha avuto una propria rappresentante nella Giunta comunale. La recente nomina, quindi, è nel solco del percorso politico che la lista civica ha intrapreso fin dal principio, pur essendo alcuni suoi esponenti divenuti successivamente simpatizzanti di Azione. Chi sta strumentalizzando in maniera scomposta tale vicenda è in mala fede e manipola la verità dei fatti al solo scopo di prendere in giro i cittadini o fare del cabaret politico propagandistico. È davvero paradossale una simile ricostruzione per giustificare un veto personale perché non si capisce come mai la stessa ragione politica non sia stata fatta valere per l’amministrazione di Brindisi, dove Azione è stata parte integrante dell’amministrazione sin dal principio proprio quando Amati era commissario regionale del partito.”

“Tra l’altro, da che pulpito viene la predica! Ci spieghino il PD e il centrosinistra locale: quali motivazioni sottostanno alla gestione dell’Amministrazione provinciale della BAT in tandem con Forza Italia? Ci spieghino il PD e il centrosinistra i motivi della deriva a destra dell’Amministrazione comunale di Bisceglie. E mi fermo agli esempi della BAT, tralasciando altre situazioni simili nel resto della Regione”.

“E tuttavia, dalla lettura degli organi di stampa pare che da parte di un collega del Consiglio regionale sia stato posto il veto sulla mia persona. Se questo fosse vero, sarebbe gravissimo, perché si evidenzierebbe un indebito condizionamento politico – e vorrei credere che non sia di altra natura – nei confronti dell’organo deputato a decidere e che dovrebbe, invece, decidere liberamente. “

“È opportuno, pertanto, un approfondimento circa la veridicità di tale veto, per capirne le reali ragioni e per capire quali interessi politici o di altra natura legano tra loro i personaggi che pongono tali presunti veti e chi li accetta.”

“Per tornare alla posizione di Azione Puglia, ribadisco ancora più chiaramente che nulla è stato concordato con il Presidente Emiliano circa la scelta di un nostro rappresentante in giunta, né il Presidente ha mai interloquito con il commissario del partito regionale e che, pertanto, la nomina di Amati è solo frutto di una scelta personale tra i due. Ho poche certezze, ma una di queste è che i cittadini non sono stupidi e credo che le dinamiche di questa vicenda siano chiare a tutti. Sono certo che la coerenza, la rettitudine e la lealtà saranno alla fine premiati”, conclude il Presidente Mennea