Comprendere a fondo per agire meglio. È questo lo spirito alla base dell’accordo firmato tra il Dipartimento Welfare della Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Economia e Finanza, anche in collaborazione con l’Ufficio statistico regionale, finalizzato alla raccolta, analisi e monitoraggio scientifico dei dati relativi ai Centri Antiviolenza (CAV) e ai Centri per Uomini Autori di Violenza (CUAV).
Un passo deciso verso un’attività basata sui dati nella lotta alla violenza di genere.
Grazie ad un lavoro integrato tra istituzioni, viene avviato un monitoraggio strutturato che permetterà non solo di leggere meglio il fenomeno, ma anche di misurare l’impatto degli interventi e migliorare l’offerta dei servizi sul territorio.
“Le politiche di contrasto alla violenza di genere devono passare dalla comprensione profonda del fenomeno e dalla valutazione scientifica delle risposte messe in campo. L’emergenza è quanto mai attuale, assistiamo ogni giorno a episodi che ci lasciano sgomenti” – ha dichiarato Ruggiero Mennea, Consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia. “Questo accordo è un atto di responsabilità politica e civile. Sapere, misurare, capire: sono le parole chiave del welfare pugliese. Vogliamo dare più forza e voce anche a chi non denuncia, intercettare l’invisibile e costruire un sistema di prevenzione e protezione sempre più efficace.”
Il progetto prevede un investimento di 47.619 euro, a valere sulle risorse del DPCM 26 settembre 2022, e avrà durata biennale. L’Università di Bari metterà a disposizione le sue competenze accademiche e metodologiche, in particolare nella rilevazione dell’underreporting – il sommerso, le storie che non emergono nei dati ufficiali – e nell’elaborazione di modelli statistici per valutare l’efficacia dei servizi CAV e CUAV.
Un’attenzione particolare sarà rivolta ai Centri per Uomini Autori di Violenza, realtà di recente attivazione, che necessita di un’analisi puntuale per valutarne la gestione e l’effettivo contributo nella rottura del ciclo della violenza.