‘Sono molto felice e soddisfatto tanto a livello politico quanto personale per aver creato e finanziato uno strumento di civiltà e solidarietà che potrà rendere concreta la complessa attività tecnico operativa che costituisce la base per realizzare la politica anti sprechi alimentari’.
Così Ruggiero Mennea, capo gruppo di Azione in Consiglio regionale della Puglia e commissario regionale, in merito ad importanti novità relativamente alla legge in materia di ‘Recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici”.
Mennea ha inoltre precisato:’ Potrebbe sembrare un paradosso considerare che vi è necessità di un provvedimento specifico per realizzare tutto questo ma vi assicuro che il lavoro di raccordo con gli uffici preposti e le componenti sociali coinvolte è stato considerevole. Tuttavia, questo provvedimento va inquadrato in un contesto più allargato ad ulteriori atti che centreranno l’obiettivo di diffondere durante il 2025 la realizzazione della costituzione delle reti di recupero e distribuzione dell’eccedenze alimentari. Valore aggiunto di questa operazione è il coinvolgimento e conseguente valorizzazione di quel meraviglioso ed operativo universo di donne e uomini pugliesi, ricche di energie positive, che formano l’associazionismo o il terzo settore, che dir si voglia’.
La conclusione di Mennea ‘Altresì sarà indispensabile lavorare alacremente e stimolare i produttori di eccedenza alimentare, in particolare, GDO, produttori agro-alimentari, ristorazione collettiva, produttori farmaceutici, affinché siano connessi con il sistema di raccolta e distribuzione delle eccedenze. É innegabile che si tratta di una risposta concreta alle povertà alimentari e gli oltre 700mila euro disponibili, oltre ai 500mila già impegnati, per i quali mi sono battuto in sede di approvazione di bilancio, finanzieranno questo nuovo modello che sin da ora ci consente di scrivere una pagina di civiltà e solidarietà in linea con sistemi di Welfare evoluti. D’altronde, il completamento della filiera della lotta alla povertà legata al progetto INTegra 2024 destinato ai senzatetto, direi agli “ultimi”, con l’impegno di fornire loro anche alimenti recuperati dalle eccedenze, consente di realizzare un’ infrastruttura sociale quanto mai oggi necessaria. Questo è il senso che noi diamo all’impegno politico solo e sempre come forma di servizio a beneficio di chi sta indietro e che con il passare del tempo rischia di diventare invisibile’.
Nota tecnico esplicativa:
Con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 dicembre 2024, n. 1764 pubblicata sul Burp del 13 gennaio 2025 con riferimento alla Legge Regionale n. 13 del 18/5/2017 “Recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici”. Indirizzi per la programmazione annualità 2024. Approvazione Schema di Convenzione con i soggetti attuatori” è stato dato indirizzo affinchè, per l‘anno 2024, la programmazione sociale regionale attuativa della normativa regionale in materia di sprechi sia ricondotta all’interno del più ampio programma Nazionale di sostegno all’inclusione sociale, lotta alla povertà e contrasto alla deprivazione materiale, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso l’Avviso “INTegra” 2024, avendone le medesime finalità e obiettivi e che le risorse pari a Euro 500.000,00 sono destinate in favore dei n. 7 comuni capoluogo identificati in Bari, Foggia, Lecce, Taranto, Barletta Andria e Trani, secondo il seguente criterio:
– 80% delle risorse da destinare in parti uguali in favore dei comuni capoluogo di Bari, di Foggia, di
Lecce e Taranto;
– 20% delle risorse da destinare in parti uguali in favore dei comuni capoluogo della provincia BAT
(Barletta Andria e Trani).
E’ stata stanziata con la legge di bilancio regionale una dotazione finanziaria per l’esercizio finanziario 2025, in termini di competenza e di cassa, di ulteriori Euro 700.000,00 per il conseguimento delle finalità di recupero, stoccaggio e redistribuzione di eccedenze alimentari e farmaceutiche e sprechi alimentari in favore delle persone in stato di povertà e di grave disagio sociale, per la sensibilizzazione e diffusione di una corretta cultura della nutrizione, del consumo responsabile, della lotta allo spreco, della condivisione del cibo (c.d. food sharing) e di altre forme innovative di recupero e diffusione delle eccedenze alimentari, nonché aventi a oggetto la formazione degli operatori anche al fine di garantire le corrette prassi gestionali nella filiera di recupero, raccolta e distribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale.