“Secondo alcuni, le previsioni sono fatte per essere smentite. Secondo altri, quindi, è preferibile non farne proprio”. Lo sottolinea Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione in Consiglio regionale e commissario regionale del partito di Carlo Calenda.
Cosa è successo, invece, nelle settimane passate? “Le controdeduzioni della società Daisy srl – fa presente Mennea – sono state depositate il 31 ottobre presso la Provincia di Barletta, Andria, Trani per poi essere girate alle istituzioni che partecipano alla conferenza di servizi decisoria (Comune di Barletta, Arpa Puglia, Asl di Barletta, Andria, Trani, Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale) o anche solo per conoscenza (Sezioni Autorizzazioni Ambientali, Ciclo rifiuti e bonifiche, Ager e presidente della Provincia Bat) incredibilmente il successivo 27 novembre. Sì, il 27 novembre, quasi quattro settimane più tardi. Le ragioni di tale diffusione alla velocità del bradipo? Non si conoscono”.
“Né si conoscono – aggiunge il capogruppo regionale di Azione – le ragioni per cui parte della documentazione inviata dalla società proponente sia stata consultabile solo fino al 30 novembre. E 72 ore, all’evidenza, per un compito di esame e valutazione di tale delicatezza e importanza, sembrano davvero insufficienti. Ho raccolto malumori in proposito che mi riprometto di approfondire in una prossima audizione che richiederò presso la Commissione regionale Ambiente. Ma, come si dice, nelle more, vi è qualcuno in grado di fare chiarezza sul caso? – conclude il presidente Mennea”