“L’informazione è da sempre considerata un caposaldo della democrazia utile a migliorare la qualità del futuro di un territorio e, necessariamente, deve essere sempre oggetto di grande attenzione ed impegno da parte di tutti e delle istituzioni politiche nel massimo rispetto dei ruoli. Quanto sta accadendo a “La Gazzetta del Mezzogiorno”, storico quotidiano che da sempre racconta la vita della Puglia e Basilicata, credo che da parte della Regione Puglia – nell’ambito delle sue competenze – debba essere una vicenda che debba essere sempre monitorata con attenzione ed impegno”.
Così Ruggiero Mennea Capogruppo di Azione e vice commissario regionale a seguito della presentazione di una interrogazione urgente presentata alla alla Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone in merito alla attuale situazione de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
Mennea, precisa, nell’interrogazione che “sono ormai trascorsi 5 mesi dal collocamento in cassa integrazione a zero ore (7 gennaio 2024) di 46 giornalisti (di cui 10 giornalisti ex articolo 1, 22 giornalisti ex articolo 36 e 11 giornalisti ex articoli 2 e 12 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico) occupati nelle sedi di Bari, Potenza, Taranto, Lecce, Andria e Foggia, mentre altri 4 giornalisti sono tuttora in via di prepensionamento”.
E poi: “Il sottosegretario al Lavoro del Governo Meloni, Claudio Durigon, rispondendo ad una recente interrogazione parlamentare affermò che “La Regione Puglia, d’intesa con la regione Basilicata, continuerà a monitorare l’andamento della crisi per valutare altresì gli eventuali ulteriori strumenti straordinari di protezione del reddito e della contribuzione dei giornalisti e dei poligrafici posti in CIGS, atteso che l’attuale ammortizzatore sociale scadrà il 31 dicembre 2024”.
La conclusione del capogruppo Mennea: “Dato che la Regione Puglia è coinvolta nella vicenda riguardante la Gazzetta del Mezzogiorno, attraverso la mia interrogazione, chiedo di conoscere quali saranno le iniziative che la Regione Puglia intende mettere in campo in vista del nuovo incontro di monitoraggio della vertenza del nostro storico quotidiano”.