“Personalmente sono davvero convinto che il ministro Matteo Salvini tenga a cuore il tema della sicurezza. Proprio per questo mi rivolgo a lui – e spero che lo facciano anche gli altri esponenti istituzionali di questo territorio – per porre fine intanto a un’ingiustizia: rispetto alle altre province italiane, comprese quelle istituite in contemporanea, la Barletta-Andria-Trani è l’unica sguarnita di questura e degli altri comandi provinciali delle forze dell’ordine. E poi per un senso di responsabilità dello Stato, che non può lasciare scoperto un territorio che è ad alta tensione e ad alta concentrazione di interessi della malavita”. Lo dichiara il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, che torna a sollecitare nuovamente l’istituzione della questura per la Sesta provincia pugliese.
“E’ di ieri l’ultimo appello, in tal senso, del procuratore di Trani Di Maio – sottolinea Mennea. “Ci sono stati già diversi appelli di parlamentari – precisa – oltre che dello stesso Di Maio. Ma ora è giunto il momento di intervenire. Basta con le richieste che rimangono lettera morta. Con i cittadini di questa provincia ci appelliamo al senso di responsabilità che il ministro deve avere nel garantire lo stesso livello di sicurezza a tutti gli italiani. Il fatto che questa provincia, ad anni dalla sua istituzione, non abbia ancora una questura è un atto di grande ingiustizia e il ministro Salvini ha tutti i poteri per porre fine a questa situazione surreale. Lo faccia anche per garantire un futuro sereno ai nostri ragazzi, che devono vivere qui e non emigrare – conclude – perché non si sentono protetti dallo Stato”.
FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE: TUTTO DA RIFARE
I Consiglieri regionali Mennea, Clemente e Mazzarano denunciano l’assenza di una visione strategica nell’utilizzo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. L’elenco delle opere, deciso senza confronto con Sindaci e Consiglio regionale, privilegia alcuni territori a scapito di altri. Chiedono un tavolo per rimodulare le risorse e garantire uno sviluppo equo.