“La modifica al testo originario del decreto sulle Zone economiche speciali, che prevede la possibilità di individuarne due per regione in presenza di sistemi portuali distinti, mi trova ampiamente d’accordo. Per la Puglia, una regione stretta e lunga, dotata di due autorità portuali importanti come Bari e Taranto, sarebbe la soluzione ottimale. Ora occorre verificare la fattibilità delle Zes insieme agli interlocutori principali di questo nuovo sistema di sviluppo economico del territorio. Riportiamo però la discussione nelle sedi istituzionali pugliesi, ossia nella commissione Attività produttive e in Consiglio prima della decisione finale del Governo regionale”.
Lo sostiene il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, commentando la modifica della commissione Bilancio del Senato, l’altro giorno, al testo originario del decreto sulle Zes. Così che, per la Puglia, si potrà proporre l’istituzione di due zone economiche speciali, corrispondenti ai territori delle aree portuali di Bari e Taranto. Ma sul proseguo della discussione Mennea intende chiarire chi devono essere gli interlocutori e quali le sedi.
“Su questa questione – spiega – occorre fare un dibattito intenso nelle sedi preposte. Propongo di riportare nell’alveo delle istituzioni la questione, evitando di accapigliarsi attraverso gli organi di informazione. Dobbiamo dotare la nostra regione – prosegue – di uno strumento che possa attrarre i grandi investimenti stranieri per sviluppare nuove politiche del lavoro, attraverso la valorizzazione delle nostre infrastrutture portuali strategiche. La proposta mi trova completamente d’accordo in linea teorica e va definita spiegando ai pugliesi i benefici effettivi per il territorio e i suoi tempi di realizzazione. La Puglia – conclude – può diventare il più importante attrattore economico e polo strategico intermodale del Mediterraneo”.