“Le aggressioni al personale sanitario salite alla ribalta delle cronache nazionali e pugliesi di questi ultimi giorni impongono delle soluzioni immediate che vadano oltre il giusto sgomento e le condanne morali che da più parti sono state sollevate”. Così il Capogruppo di Azione in Consiglio regionale e Commissario regionale, Ruggiero Mennea.
“Chi aggredisce il personale medico e sanitario non solo compie un vero e proprio attentato alla vita, ma lo fa nei confronti di chi opera proprio per salvare la vita delle persone. È necessario, quindi, istituire a livello nazionale e regionale uno strumento che attui una tutela maggiore del personale ospedaliero, con misure preventive e con la previsione di aggravanti per chi commette tale reato”, prosegue Mennea.
“Così come la legge 69/2019 ha istituito il Codice Rosso per le vittime di violenza domestica e di genere, è necessario istituire un Codice Nero per gli operatori sanitari vittime di violenza durante l’espletamento del proprio lavoro. La loro vita e la loro sicurezza vanno preservate nel miglior modo possibile. Serve, ad esempio, un collegamento diretto con le forze dell’ordine non appena si verifica un episodio di violenza all’interno degli Ospedali e delle strutture sanitarie e prevedere delle pene severissime per chi attenta alla vita degli operatori sanitari”.
“Non possiamo più attendere oltre e dobbiamo intervenire subito, senza esitazione, per evitare che il gande patrimonio di professionalità, dedizione ed esperienza che consentono di tenere in vita Ospedali di eccellenza possa depauperarsi e per evitare che i medici e tutti gli operatori sanitari vivano in una costante condizione di terrore”
“La nostra Sanità fa già fatica a soddisfare la domanda di salute e questo attentato al sistema sanitario va subito fermato. La Regione Puglia ed il Governo nazionale, quindi, si uniscano e trovino subito una soluzione. Solo pochi anni fa, durante la pandemia da Covid-19, i medici, gli infermieri ed il personale sanitario erano da tutti definiti “angeli della sanità”. Il Presidente Emiliano ed il Ministro della Sanità si incontrino subito con gli altri Presidenti di regione per far sì che questi angeli non siano dimenticati e lasciati indifesi”, conclude il Presidente Mennea.